Dal momento in cui la vita \u00e8 comparsa sul nostro pianeta, sulla terra si sono avvicendati un gran numero di organismi molto diversi tra loro. Di questo numero inestimabile, solo alcune testimonianze sono giunte fino a noi, conservandosi nelle rocce sotto forma di fossili<\/em><\/strong>.<\/p>\n <\/a><\/p>\n I fossili <\/strong>propriamente detti, altro non sono che i resti di organismi viventi vissuti nel passato (o le loro tracce) giunti fino a noi dopo milioni di anni grazie ai processi di fossilizzazione<\/strong> che li hanno trasformati da materiali fragili e decomponibili a vere e proprie rocce. Per conservarsi dopo la morte, un organismo deve essere sottratto subito all\u2019azione<\/strong> fisica e chimica degli elementi<\/strong> (l\u2019acqua, il vento), nonch\u00e9 agli agenti biologici<\/strong> (come i batteri) che ne causano la decomposizione e il suo riciclo nell\u2019ambiente. Queste circostanze si verificano quando l\u2019organismo, subito dopo la morte, viene ricoperto rapidamente dai sedimenti.<\/p>\n I resti fossili che ci sono giunti sono vari e molto diversi tra loro:\u00a0 conchiglie, scheletri, denti,\u00a0 uova, escrementi, tronchi, foglie, rami e, non ultimi, insetti imprigionati nelle resine fossili.<\/p>\n <\/p>\n Le ammoniti<\/strong><\/p>\n <\/a>Le ammoniti<\/em><\/strong> sono un gruppo di molluschi cefalopodi ormai estinti, molto diffusi sul nostro pianeta\u00a0 fino a 200 milioni di anni fa, esistenti dal periodo devoniano<\/em> al cretacico<\/em>.<\/p>\n Il loro nome deriva da quello di Ammon<\/em><\/strong>, un dio egizio spesso raffigurato con le corna di ariete, che ricordano la forma a spirale delle conchiglie. Nel medioevo si diffusero curiose leggende attorno all\u2019origine di questi fossili. Secondo una di queste, nata a Whitby, in Inghilterra,\u00a0 sono i resti pietrificati dei serpenti decapitati da Santa Ilda.<\/p>\n Le conchiglie delle ammoniti sono avvolte a spirale. La forma \u00e8 un lungo<\/strong> cono stretto e avviluppato<\/strong> pi\u00f9 volte su se stesso. Le conchiglie delle ammoniti si sono potute studiare approfonditamente grazie ai campioni sezionati<\/em><\/strong>, alcuni dei quali mostrano con stupefacente precisione i particolari delle camere interne.<\/p>\n Dopo una lunga evoluzione da forma semplici e lineari a variamente avviluppate con disegni ed <\/a><\/p>\n Diverse teorie le ritengono vittime della stessa catastrofe che port\u00f2 all\u2019estinzione i dinosauri, altri ritengono che fossero animali cos\u00ec particolari e specializzati che furono incapaci di sopravvivere ai cambiamenti che interessarono il pianeta nel periodo cretacico.<\/p>\n I pesci ossei<\/em><\/strong><\/p>\n I pesci ossei (o osteoitti<\/em><\/strong>) sono di importanza fondamentale per l\u2019evoluzione di tutta la futura vita sulla terra. Sono i progenitori degli anfibi, e quindi di tutte le specie di vertebrati che si sono avvicendati sulla terraferma e nel mare nel corso dei successivi milioni di anni.<\/p>\n Nel devoniano (400 milioni di anni fa) comparvero i progenitori dei pesci cartilaginei e ossei moderni.<\/p>\n Del genere Dastilbe<\/em><\/strong> fanno parte esemplari che potevano raggiungere la lunghezza di 25-30 millimetri. Era un pesce probabilmente molto diffuso in tutto il globo.<\/p>\n <\/a><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Dal momento in cui la vita \u00e8 comparsa sul nostro pianeta, sulla terra si sono avvicendati un gran numero di organismi molto diversi tra loro. Di questo numero inestimabile, solo alcune testimonianze sono giunte fino a noi, conservandosi nelle rocce…
\nescrescenze, nell\u2019arco di 330 milioni di anni (devoniano-cretacico), le ammoniti si estinsero completamente, lasciando come unica testimonianza del loro passaggio i loro gusci fossilizzati.<\/p>\n
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